Quali aspetti rendono ottima una fotografia di paesaggio ?

Potremmo discuterne veramente a lungo…
Elementi come la composizione , la luce, la scelta della location, il punto di ripresa, le tecniche di scatto, l’attrezzatura e la post produzione, se ben dosati aiutano i fotografi ad ottenere fantastici risultati.

Per arrivare ad utilizzare saggiamente tutti questi aspetti c’è bisogno però di molta esperienza.
Nel mentre, ci sono degli errori che almeno una volta vengono commessi dalla maggior parte dei principianti e non..

Se vuoi evitarli, leggi questo articolo che ti parlerà dei
10 ERRORI DA NON COMMETTERE NELLA FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO

In questo articolo, ho deciso di parlare dei principali errori di fotografia di paesaggio che ho commesso nel corso degli anni.
L’obiettivo è quello di far tuoi  questi semplici suggerimenti in modo che ti aiutino a migliorare il bagaglio tecnico ed a puntare a realizzare foto più ricercate, soprattutto se sei alle prime armi in questo genere di fotografia
 (in realtà tutti hanno sempre da imparare ed alcuni consigli possono tornare utili anche ai paesaggisti più avanzati :P)

#1 ORIZZONTE STORTO

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Bisogna tenere la fotocamera dritta

Non c’è niente di più dannoso per una fotografia di paesaggio di avere la linea dell’orizzonte storta.
La maggior parte delle fotocamere ha griglie nel mirino e sullo schermo proprio per quello scopo: usale.
(Le più moderne dispongono anche di una livella digitale che puoi attivare nel menù del live view)

Se stai usando il treppiede, molto spesso è sufficiente qualche secondo speso a regolare la testa oppure le gambe sul suolo.
Chiaramente nel caso in cui stai scattando a mano libera devi prestare maggiore attenzione alla postura che stai adottando.

Può capitare a volte di trovarsi in situazioni in cui si ha fretta oppure in condizioni avverse a causa del cattivo tempo o altri fattori, se dovessi dimenticare di mettere in pratica questi accorgimenti puoi semplicemente risolvere  in postproduzione.

Il problema di risolverlo però è che quando ritagli, corri il rischio di perdere qualcosa di importante sui bordi dell’immagine, se in fase di scatto pensi di ricorrere a questo espediente in fase di editing, ti conviene preventivare sempre dello spazio maggiore sui lati

#2 USARE L’OBIETTIVO SBAGLIATO

Molti fotografi spesso pensano che i paesaggi debbano essere ripresi solo con un tipo di obiettivo: il grandangolo
Mai imporsi questo tipo di limite.
Negli esempi che sto per mostrarti potrai notare come delle scene che apparentemente poteva essere soddisfacente fotografare con il grandangolo invece hanno offerto dei risultati insperati semplicemente decidendo di cambiare focale isolando alcuni dettagli dello scenario circostante

Cerca lo scatto giusto, componi e poi guarda.
Il 90% delle volte c’è un elemento lì dentro – che se ingrandisci e metti in evidenza – può trasformare un ampio panorama in un’immagine con personalità.

#3 FOTOGRAFARE CON IL CIELO SERENO

Niente è più noioso e tranquillo di un cielo vuoto.
Le nuvole aggiungono dramma e atmosfera a ogni fotografia.

Abbiamo bisogno di nuvole.
Nuvole a profusione.

Un cielo azzurro è un’enorme distrazione e distrugge l’immagine.
Può capitare di trovarsi in delle situazioni di tempo sereno nonostante un’attenta pianificazione, in questo caso
bisogna approfittare della condizione poco vantaggiosa per fare dello scouting, provare nuove composizioni, essere consapevoli di dover tornare un altro giorno (se va bene) per trovare condizioni migliori

Se proprio non si può fare a meno di scattare in condizioni di cielo sereno o in assenza di belle nuvole,
il consiglio è di includerlo il meno possibile
La composizione sarà di conseguenza bilanciata in modo che chi guarda non ne sarà distratto

#4 NON USARE IL TREPPIEDE PER PIGRIZIA

Il treppiede è il fido compagno del fotografo di paesaggio

Nella maggior parte delle situazioni si rende indispensabile e grazie ad esso è possibile migliorare notevolmente la qualità delle immagini
Il primo aspetto da tenere in considerazione è la stabilità che offre
Ci permette di evitare il micromosso ed applicare la regola del reciproco, senza di esso sarebbe praticamente impossibile scattare negli orari salienti  e realizzare lunghe esposizioni

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è il fatto che
ormai la maggiorparte delle tecniche vengono applicate realizzando molteplici scatti con impostazioni diversa ma stessa composizione
Focus Stacking – Esposizioni multiple – Perspective Blending



Considerando che le condizioni di luce migliori si trovano a cavallo dell’alba e del tramonto, in pochissime situazioni sarebbe possibile farne a meno

#5 USARE UNA PROSPETTIVA BANALE

Il PDR (punto di ripresa) è uno degli elementi fondamentali nella fotografia di paesaggio e la prospettiva è il fattore che rende un PDR interessante o meno

Il modo più efficace per utilizzare la prospettiva in fotografia è quello di cambiare il punto di osservazione
Spesso, infatti, ci troviamo a fotografare quello che vediamo all’altezza degli occhi, spesso indicato come “eye view”

Questo PDR risulta meno interessante perchè è il punto di osservazione che utilizziamo in ogni momento

Proviamo ad esempio ad inginocchiarci , in modo da porre la macchina fotografica al livello del suolo ed osserviamo come questa nuova visuale incide sull’angolo di ripresa: il primo piano della composizione risulterà amplificato

Cercare modi originali per utilizzare gli elementi a disposizione in modo da creare l’effetto di profondità nelle composizioni può essere molto stimolante 

 Usando diversi punti di vista e angolazioni, sperimentando obiettivi e lunghezze focali differenti, si potrà  dare vita ad una maggiore tridimensionalità alle proprie fotografie

#6 NON PRESTARE ATTENZIONE ALLA COMPOSIZIONE

Per composizione si intendono tutte le decisioni prese dal fotografo, al momento dello scatto, riguardo alla scelta del soggetto da rappresentare e alle sue relazioni con l’ambiente circostante

mettere tutti gli elementi di una scena al posto giusto secondo un’organizzazione coerente ed efficace,
agevolano il fotografo nella comunicazione di un messaggio
e di uno stato d’animo.

Esistono delle regole di composizione fotografica che è bene conoscere ed imparare, per rendere più efficace la propria composizione fotografica

Ne parlerò in un prossimo articolo, intanto puoi dare uno sguardo ad alcuni esempi di composizione che ho utilizzato nei miei scatti 

In questo caso ho utilizzato la famosa regola dei terzi posizionando gli elementi di interesse della foto nei punti di intersezione delle linee verticali ed orizzontali. Un classico intramontabile 

In quest’altra situazione ho preferito sfruttare il corso d’acqua come linea guida per lo sguardo in modo da attirare l’attenzione dal primo piano fino alla cascata incorniciata dalle ultime luci del tramonto

In questa composizione i vari piani focali si susseguono creando un crescendo di attenzione verso l’alto che culmina con la montagna a forma di punta

#7 NON PIANIFICARE LE USCITE

A prescindere dal fatto che si scatti un paesaggio dietro casa oppure una meta lontana , la pianificazione della sessione di scatto è uno degli aspetti principali di questo genere

A differenza della fotografia ritrattistica o di altri generi, il controllo della situazione è molto limitato ed in alcuni casi completamente assente, ovviamente stiamo parlando di un approccio alla fotografia paesaggistica professionale e ragionato
(per le foto colte al volo valgono tutti gli accorgimenti degli altri generi)

Cosa bisogna tenere in considerazione quando si pianifica un’uscita fotografica ?

LA GEOGRAFIA FISICA

Conoscere la location nella quale si andrà a fotografare chiaramente comporta un vantaggio non indifferente, oltre a permettere di avere le idee più chiare, è utile per ridurre le variabili da tener conto durante la sessione di scatto.

Come pianificare però un’uscita in un posto in cui non siamo mai stati ?
La risposta è molto semplice, è necessario utilizzare app che ci permettano di conoscere dettagliatamente il contesto geografico nel quale ci troveremo

Il mio consiglio è quello di utilizzare Google Earth e Photopills, insieme formano un ottima sinergia e dispongono dalla maggiorparte delle informazioni di cui abbiamo bisogno

Dedicando il giusto tempo alla pianificazione, si avrà la possibilità di risparmiare parte del tempo necessario per lo scouting in modo da ottimizzare la sessione di scatto e concentrarci di più sulla fase creativa di di intrpretazione e composizione del paesaggio.
Questo aspetto torna ancora più utile quando si ha poco tempo per scattare o le condizioni meteo sono avverse.
Se si ha la possibilità di semplificarsi la vita perchè non approfittarne ?

EFFEMERIDI DEL SOLE E DELLA LUNA

Le effemeridi (o efemeridi, dalla parola greca ἐφημερίς / ephemeris = giornaliero; latino ephemĕris) sono tabelle che contengono valori calcolati, nel corso di un particolare intervallo di tempo, di diverse grandezze astronomiche variabili, come i parametri orbitali e coordinate della posizione degli astri 
(in particolar modo a noi interessa del Sole e della Luna ma anche del Nucleo della Via Lattea)

Grazie ad esse possiamo pianificare al meglio le nostre sessioni di scatto tenendo conto degli orari in cui troveremo le migliori condizioni di luce (alba, tramonto, blue hour, golden hour) ma anche la direzione da cui proviene la luce e per esempio dove si troverà il sole all’interno della foto che immaginiamo scattare.

Anche in questo caso possiamo servirci di Photopills

PREVISIONI METEREOLOGICHE

In meteorologia la previsione meteorologica o previsione del tempo è l’applicazione delle conoscenze della scienza atmosferica e della tecnologia per prevedere lo stato dell’atmosfera (tempo atmosferico) in un tempo futuro ed in una data località.
Gli esseri umani tentano di predire il tempo informalmente da millenni, e formalmente almeno dal L secolo. 

Nella fotografia di paesaggio è un aspetto fondamentale per conoscere ed anticipare alcune variabili da affrontare sul campo in fase di scatto.
Immaginate di dover fotografare una scogliera in riva al mare, sarà preferibile scegliere una giornata nella quale sono previste delle mareggiate o comunque un mare abbastanza mosso, oppure per una giornata in montagna ad alta quota sarebbe meglio evitare delle condizioni di precipitazioni che potrebbero solo metterci in difficoltà

Di siti e applicazioni per le previsioni metereologiche ce ne sono molti ed ognuno tende ad affezzionarsi a quelle che ritengono più attendibili.
Ti consiglio di provare con 3b Meteo e Windy

#8 PORTARE TROPPA O POCA ATTREZZATURA

Non so se è un vizio comune.
Personalmente ho l’abitudine di riempire lo zaino fotografico di attrezzatura ed accessori, questo comporta uno sforzo enorme a trasportare il tutto in special modo quando ci si ritrova ad affrontare dei trekking per raggiungere la location o comunque è previsto più o meno da camminare.
La beffa più grande è che nel 90% delle situazioni poi mi limito ad utilizzare sempre quei pochi strumenti necessari per la realizzazione della foto che desidero e ad essermi limitato a far prendere aria a tutto il resto che mi sono portato dietro.

Anche in questo caso, un’ attenta pianificazione dell’indispensabile per la nostra sessione di scatto ci può evitare di portare peso inutile e di avere ingombri non necessari che possono solo peggiorare la nostra esperienza sul campo
Bisogna però fare attenzione a non commettere l’errore opposto
Dimenticare attrezzatura fondamentale a casa
Sono certo che almeno una volta ti sei ritrovato ad accendere la fotocamera ed a leggere il messaggio di assenza della scheda di memoria oppure ad aprire il bagagliaio dell’auto e non trovare il treppiede che pensavi di avere con te.
Meglio sempre avere qualche scheda di riserva in auto o controllare una volta in più l’attrezzatura prima di partire.

# 9 NON AVERE UN’IDEA

Probabilmente questa è la causa di tutti gli errori precedenti.
Non avere un’idea da realizzare, un progetto di scatto chiaramente definito e ovvio nella tua mente.

Quando non sai perché stai scattando una foto in particolare e qual è il tuo soggetto principale, nemmeno gli spettatori della tua immagine saranno in grado di dirlo.
L’immagine finale sembrerà una semplice istantanea 

Parte della pianificazione è anche idealizzare nella propria testa quello che dovrebbe essere lo scatto che vorremmo ottenere.


Come in altri generi d’arte, può tornare molto utile fare uno schizzo su carta per figurarsi l’immagine.

In questo esempio puoi notare come nella stessa location si possono ottenere risultati completamente diversi semplicemente seguendo i consigli di cui abbiamo parlato finora.

Nella prima occasione mi sono limitato a raggiungere la destinazione prefissata e cercare di ottenere il meglio dalla situazione che ho trovato.
Nella seconda occasione, ho scelto il periodo giusto per la fioritura dei crocus che puoi notare in primo piano, delle condizioni metereologiche favorevoli ed un orario consono per trovare in quella porzione di cielo il Grande Carro.
Direi due risultati completamente diversi !

# 10 POST PRODUZIONE ASSENTE O NON ADEGUATA

La post produzione è quel tassello finale che rende ancora più unica e permette di valorizzare la foto che abbiamo scattato
Tutti sappiamo che bisogna evitare di scattare in jpeg per la scarsa versatilità del tipo di file

Il RAW non è una foto

Come sappiamo è solo una tabella numerica con i dati letti dal sensore al momento dello scatto e le specifiche per interpretarli.

Questo ci fa capire come quella che viene genericamente chiamata “post produzione” sia in realtà il normale – e necessario – sviluppo del negativo digitale costituito dal file RAW.

Chiaramente le modalità con le quali si può intervenire sono molteplici

La post produzione può essere utilizzata semplicemente per regolare dei parametri base come la luminosità, la nitidezza e la gestione dei colori

Oppure può essere utilizzata per finalizzare delle tecniche come il Focus Stacking o le Multi esposizioni

In casi più estremi può essere utilizzata per il fotoritocco,
quindi stravolgere completamente gli scatti che abbiamo fatto per realizzarne una versione più fantasiosa ed elaborata

Questi sono solo alcuni degli errori più ricorrenti che si commettono quando si pratica questo genere di fotografia.
Come si suol dire “sbagliando si impara”.
L’importante è non perseverare e trarre insegnamento dalle esperienze negative per ampliare il bagaglio di esperienza e crescere, fotograficamente parlando potrai notare che questo è uno dei metodi più efficaci per migliorare ed imparare nuove nozioni direttamente in prima persona.
Spero che questo articolo possa tornarti utile e ti aspetto nei prossimi tutorial !!